Cattedrale di Noto |
. Come ebbe a dire il noto critico d'arte e giornalista Ugo Ojetti (Roma 1871-Firenze 1946), Noto ai primi del settecento è una delle nostre città nate d'un sol colpo, immagine precisa del gusto di un epoca, a visitarla palazzi, chiese, conventi, teatro, pare un monumento unico, tutto costruito con lo stesso tufo giallo, nello stesso Barocco. Come ebbe anche a dire il Fichera (architetto e ingegnere, Catania 1881-1950), fiammeggiante, con una grandiosità senza pause e una regalità senza avarizia.
Gli occhi di tutti erano puntati su Noto e l'espansione fu una inevitabile conseguenza. Se da un lato la chiesa puntava a riaffermare credibilità e potere, dall'altro l'aristocrazia spinta da ambizione e competizione, ambiva a mettere in bella mostra i propri palazzi e gli stemmi nobiliari. Cosi come era facile prevedere, dopo la ricostruzione del Val di Noto, molte delle città Siciliane, anche solo lievemente danneggiate approfittarono dell'occasione per essere trasformate. Innumerevoli chiese e palazzi furono presto ricostruiti e la Sicilia ora splendeva delle graziose forme rinascimentali. L'arte Barocca con forti personalizzazioni, rifletteva perfettamente la storia sociale dell'isola, caratterizzando un identità architettonica unica ed omogenea nell'ambiente. Con il suo stile riccamente decorato, esaltato nelle forme e nei dettagli fino alla maestosità, libertà e movimento che oggi sono sinonimi dell'espressione di "Barocco Siciliano".
pagine correlate:Il tardo Barocco Siciliano
nascita del Barocco in Sicilia
Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa (PA) foto User:Dedda71 |
Duomo di Siracusa foto di german-Wiki |
Via Nicolaci a Noto (SR) foto di User:Urban |
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